La Via Romea Nonantolana riscopre uno storico itinerario che collegava la pianura padana con l’appennino tosco-emiliano. Risale al VII secolo d.c., periodo in cui la parte centro settentrionale della penisola italiana era divisa tra i territori conquistati dai Bizantini e quelli appartenenti ai Longobardi. E furono proprio quest’ultimi a tracciare il percorso, che assolveva sia a funzioni di viabilità interna che di collegamento con il resto d’Italia e Roma, appoggiandosi a due stazioni di tappa rappresentate dai due monasteri cardine di Nonantola e di Sestola.
La Romea Nonantolana è una delle 14 antiche vie di pellegrinaggio della regione Emilia-Romagna e fa parte del progetto Cammini d’Europa: una rete europea di storia, cultura e turismo.
Il percorso concepito anche per una fruizione cicloturistica, ha inizio a Nonantola, sede della monumentale abbazia regia benedettina, luogo di studio e di spiritualità della vita monastica europea, si sviluppa secondo due direttrici – occidentale e orientale – per poi ricongiungersi a Fanano prima del passo della Croce Arcana (1675 m).
Il tracciato orientale, lungo quasi 105 km, dopo aver attraversato Spilamberto e prima di passare per Samone, fa tappa anche a Vignola, sviluppandosi principalmente nel tratto del Percorso Natura dal quale si può ammirare la maestosa Rocca.
La Via Romea Nonantolana si congiunge a Fucecchio alla Via Francigena in direzione Roma e si innesta sulla Via Romea Strata Longobarda-Nonantolana e sulla Piccola Cassia.